Di Michele Neri
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Il primo contatto tra Lucio Battisti e Ivan Graziani avviene alla fine del 1969 quando il complesso Anonima Sound di cui Ivan è chitarrista e cantante solista, passa dalla CBS alla Numero Uno, etichetta nata da qualche mese su iniziativa di Mogol, di suo padre Mariano Rapetti e di Alessandro Colombini. Tra gli azionisti (seppur in piccola parte) c’è anche Battisti, ancora legato contrattualmente alla Ricordi. L’Anonima Sound registra una decina di brani per l’etichetta milanese di cui solo due vengono pubblicati su disco. Subito dopo la registrazione di questi brani, Ivan esce dal complesso e registra un album in solitudine mentre i compagni continuano con una nuova denominazione: Anonima Sound Ltd e una nuova etichetta: Arcobaleno. Nell’unico album dell’Anonima Sound Ltd, Ivan partecipa nell’insolita veste di bassista.
Nell’estate del 1973, mentre è sotto contratto per la Freedom, Ivan viene chiamato dal produttore Claudio Fabi per suonare la chitarra in un disco di Marva Jan Marrow, una cantante di origine inglese collaboratrice di Battisti, di Fossati, di Finardi e della Premiata Forneria Marconi. Il disco è prodotto da Fabi e arrangiato da Claudio Pascoli, ma in sala a seguire le operazioni c’è anche Lucio Battisti dato che sul lato principale del 45 giri c’è Our dear angel, versione inglese de Il nostro caro angelo brano di Battisti appena uscito sul mercato.
Ivan viene scritturato come turnista per la Numero Uno e comincia a collaborare in maniera continuativa con i Flora Fauna Cemento e subito dopo con la Premiata Forneria Marconi rientrata dagli Stati Uniti e orfana di Mauro Pagani. All’inizio del 1975 nelle sedute di registrazione che porteranno all’album Chocolate Kings della PFM, si sparge la voce che il nuovo cantante del gruppo diventerà proprio Ivan Graziani (è tra gli autori della canzone From Under). La collaborazione dura alcune settimane ma porta alla rinuncia da parte di Ivan al ruolo di solista della PFM e alla scelta, da parte dei componenti del gruppo, di Bernardo Lanzetti (ex Acqua Fragile, un altro gruppo della Numero Uno) come voce solista. Subito dopo Ivan entra in un gruppo di lavoro formato da giovani talenti dell’area milanese, con lui (alla chitarra), ci sono Walter Calloni (da poco entrato nel giro degli Area), Hugh Bullen (caraibico da poco arrivato in Italia con il fratello Kelvin) e Claudio Maioli, tastierista prodigio.
Lucio Battisti, che ha da poco interrotto definitivamente i tentativi di registrare un album con i componenti del gruppo Il Volo (Radius, Lavezzi, Dall’Aglio, Tempera, Lorenzi e Callero), inizia a registrare con questo nuovo ensemble affidando a Ivan quasi tutte le parti di chitarra elettrica e di mandolino, riservando per se quelle di chitarra acustica.
Le registrazioni si svolgono al Mulino di Anzano Del Parco nella seconda metà del 1975 e terminano in settembre. Quasi contemporaneamente Ivan registra (praticamente con gli stessi musicisti) il suo primo album per la Numero Uno: Ballata per quattro stagioni. Lucio segue, senza intervenire come musicista, il lavoro dell’amico/collega. L’album di Battisti, intitolato Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera esce nel gennaio del 1976 e incontra subito un grande successo di pubblico e di critica. Viene pubblicato in molti paesi del mondo e registrato da Battisti anche in versione spagnola per i mercati iberico e sudamericano.
Le basi dell’edizione spagnola, sono le stesse delle versioni italiane. Il singolo estratto contiene la famosa Ancora tu vendutissima in tutto il mondo, sia nella versione italiana che in quella spagnola: De nuevo tu. Dall’edizione spagnola vengono estratti diversi altri singoli per i vari paesi del sudamerica, il brano spagnolo più conosciuto oltre a De nuevo tu è Respirando.
Sull’onda del successo del disco di Battisti, Antonello Venditti decide di registrare il suo nuovo album nello stesso studio e con gli stessi musicisti. Il risultato è Ullalla uno dei dischi musicalmente più belli del cantautore romano. Tra Ivan e Antonello nasce così una lunga e sincera amicizia.
Alla fine del 1976 si tengono quasi simultaneamente le session per i nuovi dischi di Graziani e di Battisti. Lucio registra anche i primi provini in inglese con i testi di Marva Marrow. Le canzoni tradotte inizialmente sono Eppur mi son scordato di te, Il nostro caro angelo, Il mio canto libero, La canzone del sole e le inedite Amarsi un po’, Interprete di un film e Questione di cellule. In questi provini la chitarra elettrica di Ivan è protagonista insieme al pianoforte elettrico di Maioli e alla batteria di Calloni. Sia le registrazioni in italiano che quelle in inglese sono rimaste inedite perché Battisti decide di andare a registrare il suo primo album in inglese in California e visto il ritardo che si accumula nei riguardi dell’uscita prevista per il nuovo album italiano, si decide di registrarli insieme a Hollywood. Lucio però ha portato con se le basi registrate al Mulino con Ivan e gli altri e ne utilizza diverse parti anche se sui dischi vengono citati solo i musicisti americani. L’album italiano si intitola Io tu noi tutti, quello inglese Images e la sua versione spagnola Emociones.
L’album di Ivan del 1977 invece si intitola I lupi e vede la collaborazione di Antonello Venditti. Anche questo disco viene completato al Mulino e anche in questo caso Battisti assiste alle registrazioni, anche se in maniera più rarefatta rispetto alla precedente. Nella primavera del 1978, Lucio registra per l’ultima volta al Mulino, ha una cinquantina di brani in embrione che prova utilizzando due chitarristi d’eccezione: Alberto Radius e Ivan Graziani. Terminati i provini Lucio si trasferisce in Gran Bretagna, nell’Oxfordshire per completare uno dei suoi dischi più famosi Una donna per amico.
Al ritorno le prime persone a cui fa ascoltare la versione definitiva, sono Ivan Graziani e sua moglie Anna. Ivan invece completa Pigro e comincia a registrare un nuovo album, l’ultimo con la consulenza di Lucio Battisti, che si sta allontanando sempre più da Mogol e dal Mulino. Le registrazioni del 1979 di Ivan portano ad Agnese, uno dei suoi dischi più belli, anche Battisti ritiene Agnese tra le cose più belle che Ivan abbia fatto. La Numero Uno però di fatto non esiste più e le strade di Lucio e di Ivan si dividono, il primo registra sempre più volentieri all’estero, allontanandosi definitivamente dalla discografia italiana mentre Ivan si avvicina a Roma e alla RCA, l’etichetta che già da qualche anno ha rilevato la Numero Uno.