Battisti for smart people: cinque dischi imperdibili di Lucio Battisti spiegati uno ad uno da “Don Giovanni” a “Hegel”. Lo scopo di questo libro è di fornire una chiave di lettura alle ultime quaranta canzoni di Lucio Battisti proponendo un’interpretazione efficace e coerente di un complesso testuale spalmato su più di dieci anni di attività. Un’opera complessa prodotta da due artisti provenienti da esperienze e situazioni molto differenti. Tale sforzo interpretativo non pretende tuttavia di ridurre queste canzoni alla comprensione definitiva. Non si tratta di fornire l’unica interpretazione possibile quanto, piuttosto, una via di accesso privilegiata alla fruizione di queste canzoni. Questo obbiettivo è reso senz’altro più arduo dalla materia stessa di cui è fatta la canzone di Panella. L’evidente polisemia dei testi non è un elemento marginale ma è costitutivo di queste canzoni poiché le rende volutamente inesauribili dal punto di vista della comprensione. Nell’analisi testuale, le tracce da seguire sono spesso multiple poiché ogni disco possiede almeno una sua ulteriore sottotraccia lessicale, sicché il testo di ogni canzone esprime diversi significati. Per cui a fronte di una unità tematica di fondo si può sempre parlare, appunto, di polisemia. Ciò che tuttavia emerge da un’attenta rilettura è che il referente primario della canzone dei bianchi è l’espressione del disamore, o malamore, fra cantante e ascoltatrice (l’io e il tu di ogni canzone). Da “Don Giovanni” a “Hegel”, fra la disillusione sentimentale messa in canzone per Battisti e il sentimentalismo sfrenato che contemporaneamente andava componendo per altri cantanti come Amedeo Minghi, Mike Francis e Mango, Panella sembra perseguire l’obbiettivo di una sintesi fra l’algida e strafottente dissolutezza del cantante Don Giovanni e il «Trottolino amoroso» del palco di Sanremo. Il titolo scarno del libro non esprime dunque soltanto un percorso cronologico ma corrisponde alla ricerca di questa sintesi fra disillusione e illusione amorosa che si realizzerà prima nell’estetica, cioè la bellezza (ciò che a tutt’oggi rimane del duo Battisti-Panella), e infine nel cantar d’amore come unica soluzione possibile del cantar sul serio l’amore leggero |
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