Se n’è andato in sordina, come in sordina ha volutamente vissuto gli ultimi anni della sua vita. Non amava le luci dei riflettori, il successo lo rendeva sospettoso, la popolarità lo spaventava. Persino a Dosso di Coroldo, frazione di Molteno in provincia di Lecco, dove viveva in una villa circondata da un grande parco, si faceva vedere raramente. Per gli ammiratori, Lucio Battisti era rimasto l’interprete dei tempi d’oro, quel ragazzo dalla folta chioma ricciuta e il foulard al collo che con la sua inconfondibile “non voce” (come la definiva lui) scalava le vette della hit parade nazione con motivi quali “Emozioni”, “Pensieri e parole”, “Acqua azzurra, acqua chiara”, e tanti altri. Pochissimi, probabilmente, lo avrebbero riconosciuto nell’uomo appesantito e così fisicamente cambiato a causa del cattivo stato di salute. Ma le sue canzoni le riconoscerebbe chiunque. Sono canzoni indimenticabili, ricche di poesia, di suggestioni; canzoni che hanno fatto innamorare migliaia di italiani di ambo i sessi, canzoni che i giovani cantano sulla spiaggia, al chiaro di luna, con l’accompagnamento di una semplice chitarra, canzoni che resteranno nella storia della nostra musica.Questo libro vuole essere un omaggio affettuoso ad uno dei più amati e applauditi cantautori italiani delle ultime generazioni. Solo circuito edicole. |
|
Archivio mensile:Ottobre 1998
Battisti Talk
«Sono nato a Poggio Bustone il 5 marzo 1943»: sono le semplici parole d’esordio della colloquiale autobiografia che il giovane Lucio Battisti dettava nel 1970 per la rivista “Song”. Artefice di uno dei più clamorosi ritiri dalla scena mediatica, Lucio Battisti fu in realtà presentissimo nella fase iniziale (e non solo) della sua carriera, rendendosi celebre per i suoi modi ironici e scontrosi, ma diretti e degni di un grande artista. Questo libro, frutto di una meticolosa indagine tra carta stampata, radio e filmati di repertorio, raccoglie sue dichiarazioni, interviste, commenti e opinioni fin dal lontano febbraio 1966. Sullo sfondo di quest’epoca eroica della canzone italiana ci sono le classifiche degli hit e i ricordi di autori e giornalisti (come Bruno Lauzi e Renzo Arbore), ma anche il Battisti nascosto traspare dagli inserti di Greg Walsh (batterista, produttore e arrangiatore) e Pasquale Panella (poeta) a dar voce agli anni dedicati alla vita privata. Attraverso le uscite discografiche Francesco Mirenzi ci accompagna, in punta di penna, in questo viaggio nelle «parole parlate» di Battisti. Il libro è stato ristampato nel 2002 con numerosi aggiornamenti e per una differente casa editrice. |
|
Mi ritorno in mente
Lucio è un personaggio pirandelliano e, volendo, si potrebbe definirlo con qualche titolo delle opere dello scrittore: Uno nessuno e centomila, Così è (se vi pare), Il gioco delle parti.
La sua vita, ora che purtroppo si è conclusa, si divide in tre periodi dai “colori” diversi. Il primo va dall’adolescenza fino agli anni degli esordi milanesi; il secondo è quello della strepitosa ascesa; il terzo è il periodo della sparizione e della segregazione. I tre periodi formano la “leggenda” di Lucio e sono la struttura portante dell’opera di Nino Romano, che è scavo e inchiesta, studio psicologico e testimonianza, narrativa e poesia. |
|
Lucio!
Venerdì, 9 ottobre 1998
RAI 2 – TG2 Dossier
Speciale curato da Michele Bovi e mutuato in larga parte da Lucio per gli amici. Le uniche parti inedite sono rappresentate da due interventi di Roby Matano che accetta per la prima volta di parlare di Lucio in televisione ed interpreta Non ti voglio più, che doveva costituire la canzone con la quale la coppia Battisti–Matano si sarebbe presentata al Festival di Sanremo del 1965. Viene inoltre fatto ascoltare il (finto) provino di Aspettando domani, opera in realtà di Gianni “Gion” Muratori de i Balordi. Oltre a molti brani famosi o poco noti ed apparizioni televisive, vengono fatti ascoltare parecchi inediti, delle epoche pre-Mogol, Mogol (da Hey ragazzo a Il paradiso non è qui), Velezia (Girasole) e Panella (Il bell’addio).
Continua a leggere
Lucio Battisti
Nelle sere romantiche, o in quelle goliardiche, da soli o in gruppo, sul divano del salotto o sulla spiaggia – magari alla luce del falò – almeno tre generazioni ne hanno cantato le canzoni: Lucio Battisti ha animato fantasie e memorie, ispirato sentimenti ed emozioni. Melodie via via rinnovate e sempre più sperimentali che rifuggono le forme ovvie della musicalità commerciale, opponendo a quella convenzionale una prospettiva alternativa. In questo album – che celebra la sua memoria – la storia e la musica, le foto, le parole degli amici e dei collaboratori più vicini: un viaggio alla scoperta delle radici e delle ragioni di un mito che per più di trent’anni ha fatto sognare, discutere… e cantare. |
|