Il libro racconta com’è nato e come si è svolto il duetto più famoso nella storia musicale e televisiva italiana. Ma non sono solo canzonette. Quel duetto segna una svolta decisiva nelle carriere di Mina e Lucio Battisti: praticamente comincia lì la loro leggenda di divi fuggitivi e irraggiungibili. Ma quella sera è anche il simbolo di un drammatico cambiamento nella società italiana.Domenica 23 aprile 1972, ore 21:45, canale Nazionale della RAI, palcoscenico di Teatro 10: Mina, al massimo del successo, presenta Lucio Battisti, al massimo del successo. Cantano. È la loro prima volta insiemeSarà anche l’ultima. Oggi questo duetto è una scheggia di televisione in bianco e nero che continua a farci compagnia, ogni occasione è buona per trasmetterlo, ogni spettatore sente un’emozione profonda: Lucio non c’è più, Mina è una voce irraggiungibile, invisibile. È musica “di casa” nei nostri cuori. Eppure, ancora oggi di quell’evento non conosciamo quasi nulla.Inoltre, quella serata cade in un momento cruciale per la storia del nostro Paese. In quei giorni scorrono i titoli di coda per l’Italia del Boom: tutte le cause della crisi economica, sociale e politica si stanno rivelando; e altrettanto si stanno rivelando tutti gli oggetti, i vezzi, i vizi e le tecnologie che sono ancora dell’Italia di oggi.Il libro ricostruisce la serata attraverso media e documenti dell’epoca, e – soprattutto – attraverso interviste inedite con protagonisti dell’evento più e meno noti (innanzi tutto i Cinque musicisti, che parlano per la prima volta: Gianni Dall’Aglio, Angel Salvador, Gabriele Lorenzi, Eugenio Guarraia, Massimo Luca; e poi: Antonello Falqui, Leo e Fred Chiosso, Giancarlo Del Re, Gianni Ferrio, Ellen Kessler, Luciano Tallarini, Antonella Camera e tanti altri). Questa ricostruzione si accompagna e s’intreccia a un ritratto dell’Italia di quegli anni e, in particolare, di quei giorni. |
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