Un amico – che ringraziamo immensamente – ci ha inviato la compilation
IL MEGLIO DEGLI ANNI ’60, ed ha aggiunto dettagli molto interessanti:
«Compilation Ricordi stampata in Giappone dalla Denon ¹ (Nippon Columbia) nel 1985, fa parte della piccola “seconda ondata” ² di Compact Disc della Dischi Ricordi, comprendente diverse compilation di artisti di casa tutte unite dallo stesso titolo “Il meglio di”, comprendente Lucio Battisti, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Luigi Tenco, Equipe 84 e questa di Artisti Vari, assieme alla prima stampa di Fabrizio de Andrè + PFM In concerto, che a modo suo è anch’esso un “Meglio di”, tendenza tipica delle prime stampe digitali anni 80 ³.
Di queste compilation Ricordi, eccettuato quella dell’Equipe 84 che ha avuto ristampe successive da altri stabilimenti, tutte le altre non sono mai state ristampate e sono molto rare.
Lucio Battisti è presente in proprio con “Acqua azzura, acqua chiara” e come arrangiatore e musicista in “Sognando la California” dei Dik Dik.
¹ La Dischi Ricordi non userà più Denon per le stampe successive, nel 1986 i pochi CD della Dischi Ricordi che escono sul mercato sono stampati dalla MPO France usando lo stesso tipo di etichetta elaborata per le stampe Denon, con i colori invertiti.
² I primi titoli su CD con etichetta Ricordi sono del tardo 1983 e comprendono alcuni titoli in co-edizione, tra gli altri, “Latin Lover” di Gianna Nannini e “Rimini” di Fabrizio de Andrè. Come è successo anche per altri artisti (Dire Straits…) questi primissimi CD sono stati stampati in Germania contemporaneamente con label diverse a seconda del mercato di vendita (Gianna Nannini con Ricordi per l’Italia e Polydor per la Germania, Fabrizio de Andrè con Ricordi per l’Italia e Metronome per la Germania), quindi sono digitalmente uguali nonostante etichette e numeri di catalogo differenti.
³ Tutte le principali case discografiche presenti in Italia eccetto il gruppo Polygram, inventore del CD assieme a Sony e quindi detentore di stabilimenti e diritti, hanno iniziato a pubblicare artisti italiani in formato digitale sopratutto con compilation, che a volte hanno avuto anche una controparte in vinile o nastro (per esempio le raccolte “Si, Viaggiare…”), a volte sono rimaste senza un corrispondente analogico (per esempio le raccolte EMI di Franco Battiato e Pino Daniele).»
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